lunedì 30 giugno 2008

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La politica economica
del governo
è criminale
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Una crisi economica epocale sta devastando il capitalismo. Mai era accaduto che tutti gli indici economici si rivolgessero verso il basso contemporaneamente, una stagnazione economica prolungata che si avvia verso la recessione, un’inflazione che sta assumendo livelli molto alti, le borse di tutto il mondo che hanno indici negativi costantemente da molti mesi, il prezzo del petrolio che ha raggiunto livelli stratosferici, una crisi alimentare globale che comincia a minacciare seriamente anche la parte del mondo più sviluppata. I lavoratori e gli strati sociali più poveri sono costretti ad affrontare questa drammatica situazione dopo un ventennio di politiche economiche che li hanno massacrati, privandoli di quasi tutti i loro diritti e ridotti a livelli di vita bassissimi,stipendi bloccati da decenni, diritto alla pensione di fatto dimezzato, precarizzazione sempre più accentuata dei rapporti di lavoro, tagli di bilancio che hanno ridotto i servizi pubblici quali scuola e sanità ai livelli minimi, ritmi di lavoro sempre più intensivi che producono mancanza di sicurezza e morti sul lavoro. Il governo attuale, massima espressione dei poteri finanziari e confindustriali, sta progettando una finanziaria criminale dove ancora una volta i costi e gli effetti della crisi economica vengono scaricati completamente sui lavoratori e gli strati più umili della società, attraverso la detassazione degli straordinari, inflazione programmata, tagli ai bilanci degli enti locali, salari legati alla produttività, tutte misure che vanno ad accentuare il massacro sociale dei lavoratori perpetrato in questi anni da tutti i governi, di centro-destra e centro-sinistra, che hanno perseguito sempre la stessa politica economica che ha impoverito la stragrande maggioranza della popolazione composta da lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, immigrati ed ha arricchito in maniera abnorme una ristretta cerchia sociale, arroccata adesso sotto le bandiere reazionarie della Confindustria. I lavoratori non hanno più nessuna rappresentanza istituzionale, né politica né sindacale, è necessario in tempi brevi l’organizzazione di uno sciopero generale, che nell’attuale situazione è l’unico mezzo
per affermare i propri diritti e bisogni. I lavoratori hanno tutto il diritto di rivendicare il cambiamento radicale di una politica economica che sta portando alla catastrofe l’intera società
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mercoledì 25 giugno 2008

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No all’inceneritore di Bagnoli
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Si è tenuto oggi pomeriggio il consiglio della X Municipalità -Bagnoli-Fuorigrotta- per discutere della scelta del Sindaco Iervolino di realizzare un inceneritore ad Agnano. Un centinaio di cittadini dell'area flegrea hanno partecipato alla riunione.
I comitati e i cittadini hanno avanzato alla Municipalità le seguenti proposte:
1- Rigettare la scelta della Iervolino e avviare immediatamente una raccolta differenziata porta a porta sul tutto il territorio della X Municipalità.
2- Dichiarare il consiglio municipale in assemblea permanente.
3- Indire una giornata di lotta con scioperi nei luoghi di lavoro, serrate dei commercianti e manifestazione popolare da tenersi quanto prima.
La municipalità non si è espressa sulle richieste dei cittadini e, invece, ha convocato una nuova seduta per Lunedì prossimo alle ore 17 alla quale inviterà il Sindaco di Napoli e i tecnici che hanno contribuito alla scelta del sito di Agnano.
Di seguito i prossimi appuntamenti dei comitati:
-Domani, Mercoledì 25, alle ore 10 al comune di Pozzuoli del Rione Toiano, per incontrare il sindaco
-Giovedì 26 alle ore 18 Assemblea per programmare le prossime iniziative presso il centro
Eta-Beta di Bagnoli (Via Cicerone 18 - Ingresso laterale della Municipalità)
-Venerdì 27 alle ore 18 Assemblea al Pendio di Agnano presso la scuola elementare
Invitiamo cittadini, comitati, movimenti a partecipare compatti.
No a Megadiscariche e Inceneritori!!!
Si al Compostaggio e alla Raccolta Differenziata porta a porta!!!

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Assise Cittadina per Bagnoli
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lunedì 23 giugno 2008

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Robin Hood tax:
L’elemosina di stato!
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La crisi economica epocale che dilania l’economia capitalistica si aggrava sempre di più, recessione ed inflazione riducono costantemente e inesorabilmente i livelli salariali dei lavoratori, massacrati da un ventennio di politiche economiche che hanno arricchito in maniera abnorme ristretti gruppi sociali e impoverito e ridotto quasi alla miseria la stragrande maggioranza della popolazione. Stipendi che a malapena garantiscono i fabbisogni alimentari, pensioni sempre più miserabili, il precariato lavorativo che abbraccia settori sempre più ampi di lavoratori. La Robin Hood tax è l’esemplificazione più chiara della attuale condizione della popolazione dei lavoratori in Italia. Si prende una piccola parte degli enormi sovrapprofitti ottenuti dalle compagnie petrolifere in questi anni e attraverso una card si distribuisce ai settori più poveri ed indigenti della popolazione 400 Euro annui, vale a dire circa 1 Euro e qualche centesimo al giorno.E’ una cosa davvero vergognosa, è la dimostrazione che vi è un’ampia massa di cittadini ormai al di sotto della soglia di povertà, ridotti alla condizione di mendicanti. E’ anche un atto di accusa e una condanna definitiva per quelle organizzazioni che in questi anni avrebbero dovuto rappresentare gli interessi dei lavoratori e tutelarli, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, CGIL , CISL, UIL, non solo non hanno difeso gli interessi storici delle classi sociali di cui avrebbero dovuto essere espressione, ma non sono stati capaci nemmeno di difendere gli interessi minimi, le condizioni minime di esistenza delle classi lavoratrici. Se i padroni, attraverso un governo che è la massima espressione dei loro interessi, avvertono la necessità di fare elemosine di massa, significa che queste organizzazioni a cui i lavoratori hanno affidato la loro rappresentanza negli ultimi decenni, hanno perso totalmente la loro funzione. Oggi più che mai sono necessarie organizzazioni politiche e sindacali che pongano al centro della lotta politica la difesa degli interessi di classe dei lavoratori, attraverso una fiscalità che favorisca le fasce più deboli, il ripristino della scala mobile, un salario minimo per tutti di 2000 euro mensili.
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mercoledì 11 giugno 2008

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Bassolino e Jervolino
Jatevenne!
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La devastazione sociale a ambientale di Napoli e della Campania hanno origine nel fallimento di una classe dirigente. Bassolino e la Jervolino sono i capi-clan di un gruppo di potere politico-finanziario-mediatico che ha dominato la nostra regione in maniera incontrastata gli ultimi venti anni. Il drammatico problema dei rifiuti è solo l’aspetto più appariscente della situazione, ma non è il solo. Questa classe dirigente ha avuto come priorità l’autoconservazione del potere e gli affari per ristretti gruppi, non certamente gli interessi della collettività e dei cittadini. Enormi sprechi di risorse pubbliche e assenza di servizi per la popolazione. Nella città di Napoli è diventato irrisolvibile il semplice smaltimento dei rifiuti, come appare impossibile dare semplicemente un letto ad un paziente che va in ospedale, dove si viene regolarmente buttati su una barella come degli animali. Una seria e onesta classe dirigente avrebbe dovuto organizzare l’unica cosa possibile nelle città moderne: la raccolta differenziata, l’unico modo che consente di evitare inconcepibili e assurde discariche e allo stesso tempo fa diventare una ricchezza i rifiuti.
In questi anni si è consentito ai territori della Campania di diventare lo sversatoio di rifiuti tossici dell’Europa intera. Questa classe dirigente si è alleata con il governo reazionario di Berlusconi e pensa di conservare il proprio potere con una repressione bestiale ed indiscriminata. Chi consente a Bassolino e la Jervolino di conservare il loro potere è pienamente corresponsabile di tutto ciò. La giunta regionale e quella comunale sono tenute in vita dai voti determinanti di Rifondazione Comunista. Alcuni dirigenti nazionali di questo partito hanno partecipato alla manifestazione di Chiaiano del 1 Giugno contro la discarica. Ma quando c’è una barricata bisogna scegliere, non si può stare contemporaneamente da tutte e due le parti. O si sta con la popolazione in lotta o si sta con un governo repressivo. Bassolino e la Jervolino sono il simbolo di una classe dirigente senza più valori morali, etici, culturali. Se avessero un minimo di senso di responsabilità politica, per il bene della collettività, dovrebbero rassegnare le dimissioni.
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venerdì 6 giugno 2008

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I veri fannulloni sono al potere

In questo periodo è in atto una squallida e scellerata campagna mediatica contro i “fannulloni”. L’obiettivo è la colpevolizzazione e crimininalizzazione dei lavoratori , con lo scopo di privarli di alcuni diritti fondamentali storicamente acquisiti. Fino a prova contraria i lavoratori con la loro attività producono la ricchezza che permette la quotidiana riproduzione della società, immettendo valore nelle merci e in tutte le attività umane. I lavoratori, quindi, sono l’antitesi dei fannulloni, sono il pilastro fondamentale della società. Ci sono certamente dei fannulloni, ma questi bisogna individuarli da un’altra parte, sono i padroni associati in Confindustria, sono i ministri di questa repubblica con i loro portaborse e lacchè,gli assessori e consiglieri regionali comunali e provinciali, sono i manager pubblici e privati con le loro retribuzioni stratosferiche, sono i burocrati di stato, sono i preti che vivono nel lusso con gli oboli dei fedeli, le rendite secolari e i privilegi di stato, sono le burocrazie sindacali che vendendo i diritti dei lavoratori si sono guadagnate laute ricompense e privilegi. Sono questi i veri fannulloni della società e certamente non verranno mai aboliti con un decreto, ma soltanto se i lavoratori avranno la forza di effettuare una rivoluzione sociale, culturale , politica che li spazzi via per sempre. Attualmente, in Italia, i lavoratori non hanno più una rappresentanza politica e sindacale, si pone storicamente la necessità della costruzione del Partito Comunista Rivoluzionario e del Sindacato di classe dei lavoratori. In Italia i lavoratori hanno il salario-medio più basso d’Europa, è necessaria una battaglia di tutti i lavoratori uniti per ottenere il salario minimo di 2000 Euro mensili e il ripristino della scala mobile. Gli strati sociali che stanno precipitando sotto la soglia di povertà aumentano ogni giorno, la crisi alimentare mondiale e l’aumento costante dei prezzi delle derrate alimentari impongono la necessità di instaurare queste due misure di difesa dei livelli minimi di vita dei lavoratori.

giovedì 5 giugno 2008

La megadiscarica di Chiaiano
è localizzata, in linea d'aria,
a poche centinaia di metri
dalla più importante
zona ospedaliera
del Meridione

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La zona ospedaliera di Napoli comprende i seguenti ospedali:

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Università degli studi
Federico II
II Policlinico
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Azienda ospedaliera
di rilievo nazionale
A.Cardarelli
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Istituto di prevenzione e cura
dei tumori
Pascale
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Ospedale per le malattie infettive
Cotugno
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Azienda ospedaliera
Monaldi
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domenica 1 giugno 2008

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1 giugno 2008
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Grande manifestazione a Chiaiano
della sinistra rivoluzionaria
contro la megadiscarica
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Si è svolta oggi a Chiaiano una grande manifestazione nazionale di solidarietà alle popolazioni in lotta contro la megadiscarica. Tutto si è svolto con la giusta combattività ma nella massima tranquillità. Hanno partecipato alla manifestazione tutti i compagni di Napoli appartenenti alle organizzazioni e realtà più combattive, sono giunti da tutta Italia gruppi che hanno portato la loro solidarietà, in particolare i compagni che combattono da tempo contro la Tav e la base del Dal Molin. Il corteo giunto a Marano ha trovato la popolazione che ha applaudito lungamente la manifestazione. Questa manifestazione rappresenta un momento importantissimo nella lotta contro l’arroganza e la protervia del governo Berlusconi-Veltroni. Da oggi le popolazioni di Chiaiano, Marano, Mugnano possono contare sull’appoggio fattivo e concreto oltre che di tutta la cittadinanza di Napoli anche di tutta la sinistra rivoluzionaria italiana.