L’agonia
del capitalismo è l’inferno dei lavoratori
Negli
Stati Uniti D’America hanno deciso un taglio del bilancio federale di 85 miliardi
di dollari,
nei
prossimi 10 anni si predispongono tagli per circa 1000 miliardi di dollari, in
Italia per effetto del “Fiscal Compact” a partire da quest’anno ci sarà un
taglio di 50 miliardi di euro sul bilancio per 20 anni consecutivi per un
totale di mille miliardi di euro. Nei paesi dove il Pil è ancora positivo.
Cina, India, Brasile, i livelli di supersfruttamento dei lavoratori ha oltrepassato
lo schiavismo,
in Cina i lavoratori
effettuano suicidi di massa, in quanto la morte sembra l’unica vera via d’uscita da una vita che raggiunge
livelli di sofferenza insostenibili.
Il capitalismo è in agonia e ha trasformato il
mondo intero in un autentico inferno per i lavoratori.
Il liberismo non produce più sviluppo , ma
aggrava tutti gli elementi della crisi, le politiche keynesiane sono
insostenibili, la finanziarizzazione parossistica dell’economia che ha
sostenuto il capitalismo negli ultimi 20 anni è esplosa nella bancarotta
mondiale del 2008.
Il capitalismo non produce più profitto, eppure
tutto il sistema economico, politico, sociale è costruito per questo fine.
Per conseguire margini di profitto sempre più
irrilevanti o inesistenti si sta portando l’intera società a una distruzione
sempre più accentuata sia di ricchezze materiali che umane.
In
Italia la borghesia rantolante impone i suoi ultimi cadaveri parlamentari(
Grillo, Berlusconi, Renzi) personaggi che predicano politiche economiche che
fanno parte dell’immondizia della storia.
Berlusconi è un reaganiano, una politica
economica che oggi non ha più senso, Renzi è un seguace di Tony Blair, che gli
inglesi hanno mandato via a calci nel sedere anni fa, Grillo ha come modello
Mussolini degli anni 20. Questi sono i modelli che la borghesia italiana
sostiene e cerca di imporre .
I
lavoratori per uscire da questo inferno non hanno scelta, devono costruire una forma di organizzazione politica autonoma e
totalmente indipendente dalla borghesia, per riappropriarsi di tutta la ricchezza
esistente e storicamente costruita ed accumulata,
per un’equa distribuzione delle risorse e ponendo come valore supremo della
vita i bisogni degli esseri umani abolendo il profitto e la proprietà privata.
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